Una delle mete più popolari per le vacanze estive per quanto riguarda l’ intrattenimento è Ios. L’isola che non dorme mai, con le feste infinite e la frenetica vita notturna, ruba lo spettacolo in questa zona. Ma Ios ha pure un altro aspetto, quello della tradizione, della storia, dell’arte e delle bellezze naturali. L’isola nasconde molti monumenti e luoghi che meritano la vostra attenzione. Il monumento religioso più orgoglioso che domina in alto sulla collina di Chora è Panagia Gremiotissa.
Le chiese di Ios.
Molte delle chiese di Ios sono state caratterizzate come monumenti storici conservati principalmente del periodo post-bizantino, poiché sono tipici esempi di costruzione di templi insulari delle Cicladi. La tradizione locale vuole che il numero delle chiese sia di trecentosessantacinque, tanti quanti i giorni dell’ anno, numero che si è notevolmente ridotto alla fine degli anni Sessanta, poiché la maggior parte di esse è in rovina o è andata perduta.La maggior parte delle chiese erano proprietà delle famiglie, costruite in pietra e argilla e destinate, tramite l’omonimo santo, a proteggere gli animali e i possedimenti di ogni famiglia dal “malocchio” ed erano sparse in tutta l’isola. Nelle chiese di Ios noterete preziose icone, opere di pittori famosi, come Michele di Damasco e Giovanni Skordilis, che nel XVII secolo, perseguitati dal coltello turco, si rifugiarono nelle isole dell’Egeo. Il santuario delle piccole chiese è adibito a ossario. Anche alcune chiese della campagna facevano parte di monasteri, come Agios Ioannis a Pyrgos e Panagia a Paleokastro. Ventidue chiese si trovano ai confini dell’insediamento principale fino ad oggi e Panagia Gremiotissa, una delle più famose, è costruita in un luogo prominente e visibile da tutti i punti dell’orizzonte sulla collina alta a Chora, salutando il vicino Sikinos da lontano.
La leggenda della Madonna.
La chiesa di Gremiotissa è di architettura bizantina ed è dedicata all’Assunzione della Vergine Maria. La leggenda narra che l’icona miracolosa trovata nella cappella abbia viaggiato su una zattera, con accanto una candela accesa, che non è stata spenta dalle onde o dai venti, conducendo i fedeli da Creta occupata dai turchi fino alle rive di Ios. Un’altra tradizione locale vuole che l’immagine della Vergine Maria con Cristo sia stata ritrovata nella baia di Mylopotas, tra le rocce, illuminata da una candela. Gli abitanti la portarono alla chiesa della Santa Croce. Ma miracolosamente, l’icona fu trasportata di notte nel luogo dove si trova oggi, e così fu costruita la nuova chiesa in onore della Vergine Maria. Salendo al cortile di Gremiotissa e ancora più in alto, alle tre piccole chiese che esistono sulla strada per la vetta più alta della roccia (Agios Nikolaos, Agios Ioannis, Agios Eleftherios), capirete perché la gente dell’isola crede che sia sempre protetta da Panagia. Mentre un motivo in più per visitare questa bellissima chiesa, soprattutto per i più romantici, è la vista sull’azzurro infinito dell’Egeo e del tramonto, che non ha nulla da invidiare a quello di Santorini.Infine, se sarete fortunati e vi ritroverete sull’isola il 15 agosto, trascorrerete momenti indimenticabili alla festa di Panagia Gremiotissa che celebra e condivide la gioia con tutti i suoi visitatori!